IL SIGNOR GLICINE E LA FOFFANITY

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Il Signor Glicine anche quest’anno non si smentisce: vecchio di oltre 200 anni (ma sospettiamo siano di più, visto che se li porta bene), da lungo tempo ha preso accordi con i vicini di casa all’insegna del “se mi dai una mano a tenermi su io oltre a far bello me stesso, faccio bello anche te”. E come si fa a dirgli di no? Ha argomenti talmente convincenti!

Fatto sta che anche quest’anno il Signor Glicine sta dando il meglio di sé. In cortile il profumo è inconfondibile.

Ma perché parliamo tanto di fiori? Perchè i FIORI fanno parte della FOFFANITY, e la  FOFFANITY è l’unico modo che conosciamo per fare il nostro vino.

Un fiore non cresce a caso. Un fiore sa quanti petali deve sviluppare, non è che dice “che noia, quest’anno voglio lavorare di meno e metto metà petali rispetto all’anno scorso”. C’è un ordine ben preciso che governa gli equilibri, e le armonie. I fiori ne sono una dimostrazione immediata e chiarissima. Abbiamo scelto di ricordarci di questo anche nei VINI della LINEA FIORE: perché non esistono “fiori brutti”, e perchè “i fiori sono FIORI”.

Quindi, caro Signor Glicine, grazie 🙂
E’ sempre un privilegio poterti vedere, anno dopo anno, compiere questo miracolo di bellezza e di perfezione. Sei una fonte di ispirazione. E ci ricordi -anno dopo anno- che la FOFFANITY è una responsabilità precisa.

Arrivederci in cortile!!

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